Anche Hal Yamanouchi ha accettato di farsi fotografare con il Green Drop Award fra le mani. Personaggio poliedrico perché non è solo un attore, ben noto in Italia per aver lavorato con Verdone, Celentano, Citti e Cerami jr., ma è anche scrittore e traduttore. Quest’anno poi ha vestito i panni dell’antagonista dell’eroe nel film Wolverine, l’immortale, dedicato al più famoso dei mutanti Marvel. Film nel quale compare un’altra conoscenza di Green Cross, Famke Janssen, ambasciatrice dell’associazione al World Water Forum insieme al fondatore Mikhail Gorbaciov.
La serie dei film degli X-men, di cui quella in cui compare Hal Yamanouchi è solo l’ultima puntata in ordine di tempo, trattano in controluce i temi del razzismo e della diversità (i mutanti sono una nuova specie temuta e specie cacciata dagli Homo sapiens) e, in particolare, nelle due opere finora realizzate dedicate esclusivamente al personaggio di Wolverine trattano in maniera esplicita il tema del nucleare.
Il primo, X-men le origini: Wolverine, si concludeva con l’incidente alla centrale nucleare di Three Miles Island, realmente accaduto nel 1979 negli Stati uniti (anche se non per mano di mutanti o militari cattivi…), il secondo si apre con la deflagrazione della bomba atomica sui cieli di Nagasaki.